domenica 12 dicembre 2010

Le bellezze del mare

Oh Robinson...se ti guardi in giro
vedi mare ,mare e mare...null'altro!
Ma se all'acqua non ti fermi
e in un tuffo ti concentri
mille e mille meraviglie
scoprirai con emozione...


domenica 28 novembre 2010

Prova a pensare come Robinson...

Robinson era partito con una nave ricca di ogni bene:aveva cibo,denaro,vestiti,amici,desideri,speranze...Poi la  tempesta gli aveva rubato tutto.Tutto tranne la vita:fu allora che Robinson cominciò a pensare che rispetto ai suoi amici era davvero fortunato...Lui aveva ancora la possibilità di ricominciare a organizzare i suoi giorni.Si guardò intorno con occhi attenti e scoprì che la natura gli sarebbe stata amica e che gli sarebbe bastato poco per ricominciare a mettersi all'opera.Vuoi provare a immaginarti al suo posto?Cosa avresti visto?Cosa avresti fatto?
Io ho provato a immaginarmi al suo posto e con gli occhi della mia fantasia sono stata su quell'isola: ho scorto un cocco,anzi più di uno...: li ho raccolti,li ho spaccati,mi sono dissetata,ne ho mangiato un po' e poi mi sono divertita a creare un compagno.Vuoi che te lo presenti? Eccolo!
L'aspetto delle cose varia secondo le emozioni,

e così noi vediamo magia e bellezza in loro:

ma bellezza e magia, in realtà, sono in noi.

- Kahlil Gibram -

giovedì 18 novembre 2010

Aiutiamo Robinson?


Di cosa avrebbe bisogno Robinson per lasciare l'isola e ritornare a casa? Di una nuova imbarcazione...semplice!
...e se gliela costruissimo noi? Certo sarebbe fantastico,basterebbe seguire quest'idea che suggerisce il link http://unmondodilegno.blogspot.com/2010/11/la-nave-di-capitan-nigno-stefano.html  ;noi ci divertiremmo un mondo,ma il povero Robinson l'apprezzerebbe???   =)

lunedì 15 novembre 2010

La vera storia di Robinson Crusoe- di Daniel Defoe

Sin da ragazzo Robinson ha sempre desiderato avventurarsi come marinaio e, sebbene il padre fosse contrario, Robinson si imbarca ugualmente.
In tutte queste molteplici esperienze di mare, Robinson ha sempre affrontato con molta paura tempeste e sciagure.
Dopo esser stato preso prigioniero da una nave corsare, Robinson fugge, viene salvato da una nave il cui capitano è molto buono e fa di tutto per aiutarlo. La nave giunge in
Brasile dove Robinson diventa un piantatore di canna da zucchero e tabacco.Ma in lui non è mai scemato il desiderio di viaggiare, così, nonostante la sua piantagione fosse molto ben avviata, si imbarca di nuovo per l'Africa per prendere
degli schiavi per la sua piantagione.Ma questo viaggio ha meno successo degli altri e la nave si imbatte in una tormenta che la fa naufragare.I suoi compagni sono tutti morti e Robinson si ritrova in un luogo sconosciuto.Qui Robinson si accorge di essere totalmente solo e presto sfrutta il suo ingegno e le sue risorse per vivere nel migliore dei modi.Impara a pescare, cacciare, costruire utensili per il lavoro, fortificare la sua abitazione,coltivare l'orzo ed il riso, allevare ed addomesticare le capre dell’isola, preparare burro e formaggio, cucinare il pane, fare l'uva passa, nutrirsi della carne e delle uova delle molteplici tartaruge che vivono sull'isola, costruire canoe, vasellame di argilla e terra cotta, ceste per il raccolto, recinzioni per il gregge, vestiti, tavoli e sedie.Ed inoltre Robinson non dimentica mai di pregare, di leggere la Bibbia e ringraziare la Divina Provvidenza per avergli permesso tutto ciò.
Robinson si sente il re dell'isola, tutto gli appartiene, ma ogni tanto sente la mancanza di un essere umano con cui parlare.
Un giorno, dopo tanti anni in cui si era convinto che nessuno approdasse mai sull'isola, vede l'orma di un piede umano.
Dopo quel giorno, frequentemente sull'isola approdano dei selvaggi che lì consumano i propri sacrifici umani e praticano il cannibalismo.
Un giorno Robinson salva un selvaggio che stava per essere ucciso.Prende con sè questo selvaggio, lo chiama Venerdì per ricordare il giorno in cui l'ha salvato, lo istruisce, gli insegna l’inglese ed i lavori da svolgere sull’isola. Venerdì faceva parte di una tribù antagonista a quella che lo aveva fatto prigioniero. La sua tribù era stata sconfitta ed i prigionieri sarebbero stati uccisi e mangiati. Anche la tribù di Venerdì praticava il cannibalismo, ma Robinson gli fa perdere questa brutta abitudine.Venerdì diventa il più fedele ed affezionato dei servi.Un giorno Robinson Crusoe e Venerdì salvano altri due prigionieri, si tratta di uno spagnolo e del padre di Venerdì. Lo spagnolo era naufragato con altri marinai sull’isola di Venerdì dove vivevano pacificamente ed ora Robinson poteva seriamente pensare di abbandonare l’isola con l’aiuto degli spagnoli, di Venerdì e suo padre,costruendo insieme una grande imbarcazione
...

sabato 13 novembre 2010

Bentrovati!

Ciao a tutti ,miei piccoli amici!
Vi presento la nostra piccola"isola":questo è il luogo virtuale in cui potremmo incontrarci tutte le volte che vorrete,nel rispetto del tempo che ognuno sceglie in base agli impegni personali(lo so...lo so che avete da studiare,poi c'è la palestra,il catechismo...la festa del compleanno della nonna,quella della sorellina...ecc,ecc.!!).
Come si fa per incontrarci? Ci si collega attraverso Internet cliccando all'indirizzo ritroviamociqui.blogspot.com (le prime volte può aiutarti un adulto) :potrai dare un'occhiata al materiale che troverai e potrai esprimere tutti i tuoi pensieri a riguardo cliccando sulla scritta "commenta"che trovi alla fine del post(cioè del testo che hai letto).Se vuoi puoi inserire anche tu dei post,cioè dei nuovi argomenti che pensi possano interessare i tuoi amici e le tue  amiche,cossicchè gli altri possano leggere ciò che tu proponi.Mi piacerebbe  che le conversazioni si sviluppassero intorno ad argomenti utili e ,perchè no,di interesse scolastico (così possiamo anche ritrovarci come alunni e maestra).
Ho dato il titolo"Come piccoli Robinson" a questo blog perchè voglio ripartire da dove ci siamo lasciati:ricordate la storia di Robinson che vi ho raccontato? Ci siamo detti che le disavventure che a volte la vita ci propone ci servono per farci meglio comprendere il valore di ciò che abbiamo e che la lontananza fisica delle persone che amiamo non può costringerci ad allontanarle anche dal nostro cuore:chi si vuol bene si vorrà SEMPRE bene ,a dispetto del tempo e dello spazio.
Vi rifaccio la domanda che vi feci allora:quanti amici coraggiosi come Robinson ho con me? I coraggiosi,cioè quelli che continuano ad amare la scuola anche se la vecchia maestra per un bel po' li ha lasciati e un po' li ha rattristati,continuano a svegliarsi col sorriso per andare a scuola?Io aspetto di trovare qui il commento di voi tutti che vorrete "abitare"quest'isola insieme a me, lasciando anche la scritta che dice "IO SONO UN PICCOLO ROBINSON!"
A presto!
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